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La degustazione |
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Rosso granato brillante. |
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Aromi complessi di amarena e ribes macerati, accompagnati da note di cioccolato e liquirizia. |
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Attacco ricco e concentrato. La struttura è tannica, setosa e vellutata, con una rotondità e persistenza irresistibili. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Spezzatino di lepre con riduzione al vino rosso, anatra arrosto, guancia di manzo confit ai funghi. |
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Entro il 2034 |
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La tenuta e il vino |
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Grande ingresso per il Domaine Alary nella Revue de Vin de France (Guide des Meilleurs Vins de France), che ha conquistato gli esperti con i suoi vini di ottima fattura, elogiati per la loro schiettezza, la qualità del frutto e la finezza. La storica tenuta è considerata la punta di diamante della denominazione Carenne e continua a salire di livello grazie al lavoro di Jean-Étienne Alary, tornato nella tenuta nel 2016 e oggi ampiamente riconosciuto per i suoi rossi potenti e schietti, dal piacere immediato. |
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Il Cairanne La Jean de Verde Rosso 2022 è il miglior vino che la tenuta abbia prodotto fino ad oggi e il più grande successo dell'annata nella denominazione. Fin dall’apertura mostra una complessità fenomenale, affascinando con i suoi aromi sfumati di frutti rossi, rosa, scorze di agrumi e bacche nere. In bocca è altrettanto delizioso, ricco e potente, con tannini setosi e grande persistenza. Un modello della denominazione valutato 95-97/100 Parkee. |
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Vendemmia manuale a metà settembre. Diraspatura prima della fermentazione, realizzata a freddo. Pressatura pneumatica. Affinamento per 12 mesi in demi-muid. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 95-97/100 |
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