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La degustazione |
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Rosso granato con riflessi violacei. |
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Bouquet aromatico di frutti neri, tapenade di olive nere, erba secca e macchia mediterranea. |
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Sorso fresco e concentrato, perfettamente equilibrato. Il succo è saporito, denso, dalla trama tannica raffinata e setosa. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Carni grigliate o stufate, torta salata di pomodori e senape, spiedini di agnello alle erbe. |
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Entro il 2032. |
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La tenuta e il vino |
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Ultimamente si parla molto di Hélène e Guillaume Baron e dei loro vini deliziosamente fruttati, prodotti presso il Clos de la Barthassade, nella regione del Languedoc.
Disponendo dei migliori settori delle Terrasses du Larzac, la coppia applica principi biodinamici, meticolosità e rigore e sfrutta appieno l’esperienza borgognona presso Sylvain Pataille (Château de Trévallon), per modellare vini freschi e beverini, contraddistinti da un’interessante complessità aromatica. Come questo duo di vini parcellari, che rendono omaggio a questi straordinari terroir. |
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Il Terrasses du Larzac Les Gravettes Rosso 2022 nasce dall’assemblaggio di Grenache, Cinsault e Syrah, seducendo fin dall’apertura con il suo carattere solare e il frutto succoso. Al naso spiccano gli aromi di olive nere, frutta secca, gariga e spezie. Il carattere è tipicamente mediterraneo, con materia polposa e gioviale sostenuta da una struttura carnosa, densa ed equilibrata. Al gusto è fresco e maturo, concentrato e saporito. Promette un invecchiamento di 10 anni. Il preferito del Comitato valutato 93/100. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione con uve intere per il 60% per il Grenache e per il 50% per il Syrah. Fermentazione per 3 settimane. Affinamento per 17 mesi in demi-muid, barrique e uova di cemento. |
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Ricompense |
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Voto Valap 93/100. |
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