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La degustazione |
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Rosso rubino intenso. |
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Potente con splendidi aromi di lampone, mora e scorza di agrumi sottolineati da note corpose, cioccolato e liquirizia. |
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Equilibrato e armonico con intensi aromi fruttati. La trama ricca, dai tannini vellutati, dispiega note speziate e soavi con un lungo finale molto delicato. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 16 e 18°C. |
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Porchetta, vitello tonnato, petto d'anatra rosa e finferli, risotto mantecato al tartufo nero. |
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Da oggi fino al 2050 |
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La tenuta e il vino |
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L'Italia, al pari della Francia, è rinomata per i suoi vini mitici ricercati in tutto il mondo. Ma una menzione particolare va alla viticoltura toscana, che possiamo considerata una delle più rappresentative per il vino italiano.
Sassicaia, Solaia e Masseto sono tre miti indiscutibili. Le loro bottiglie d'élite fanno impazzire gli intenditori e i collezionisti più esigenti e la loro qualità e il loro rating non hanno nulla da invidiare ai Grand Cru Classé dell'oltrealpe, o alle più belle tenute della Borgogna. |
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Prodotto solo nelle migliori annate, l'IGT Toscana Solaia Rosso 2019 è uno dei più grandi vini italiani e concorre per il titolo di miglior vino del mondo. La sua elaborazione segue un livello di requisiti degno dei Grand Cru Classé, dove tutto è pensato e gestito con meticolosità, dalla raccolta all'affinamento in legno di rovere francese nuovo. Il risultato è all'altezza dello sforzo: di grande complessità aromatica, tra frutti neri, accenni floreali, spezie e tabacco, offre una struttura magistrale. Un vino di razza, soave e generoso. La quintessenza della Toscana, dall'originalità inimitabile, capace di sorprendere gli intenditori e sedurre i neofiti. Ha sedotto persino il palato di Robert Parket ottenendo un 97/100. |
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Vendemmia manuale. Affinamento in botti di rovere francese nelle cantine sotterranee della tenuta risalenti al XVI secolo. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 97/100 |
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