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La degustazione |
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Giallo paglierino brillante. |
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Il naso evocato un Sauvignon maturo e fresco segnato da note di glicine. |
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La bocca è incisiva ma al tempo stesso raffinata, esaltata da un affinamento legnoso e un fresco finale gessoso. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°. |
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Andouillette alla mâconnaise, merluzzo al cartoccio, risotto ai gamberi. |
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Entro il 2035 |
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La tenuta e il vino |
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Antoine Gouffier ha percorso il mondo in lungo e in largo prima di riprendere il Domaine du Bouchot nel 2018. Quattro anni dopo è stato eletto «scoperta dell'anno» dalla Revue du Vin de France 2022 e da allora il suo livello e la sua reputazione non fanno che crescere a una velocità vertiginosa.
Il segreto del suo successo? Vini sontuosi, precisi e pieni di vitalità che contribuiscono all'espressione autentica e cesellata del Sauvignon.
A ciò si aggiungono la cultura biologica e biodinamica, le vecchie vigne settantenni, la raccolta delle uve perfettamente mature, la vinificazione delicata, l'affinamento senza legno: ecco gli ingredienti che ne hanno fatto una delle più belle realtà della Loira in pochi anni. |
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Il Pouilly-Fumé Terres Blanches Bianco 2023 rivela fin dall’attacco un'energia superba, sostenuta da un gradevole amarezza e il profilo tipico del Sauvignon. Il frutto maturo e fresco contribuisce alla sua purezza, sviluppando note incantevoli di glicine. Il palato è elegante e incisivo, segnato da un affinamento sobrio e una deliziosa sensazione gessosa nel finale. Una meraviglia da bere o conservare. Valutato 92/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale, fermentazione con lieviti indigeni e affinamento in vasche di acciaio inossadibile.
Vino certificato biologico e biodinamico. |
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Ricompense |
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Voto Valap 92/100 |
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