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La degustazione |
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Rosso intenso e brillante. |
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Naso di grande finezza, con bellissimi aromi di frutti rossi e neri sottolineati da tocchi legnosi. |
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Vino morbido, con tannini setosi e vellutati. Il sorso è ricco e carnoso, con sapori di frutti neri macerati. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Tagliata con scalogno, risotto ai funghi, anatra ripiena con verdure croccanti, spezzatino di vitello alle olive. |
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Entro il 2031 |
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La tenuta e il vino |
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Juan Antonio Ponce ha portato una ventata di novità nella Rioja con i suoi vini di sorprendente freschezza e purezza. Nessuno vinifica il Bobal meglio di lui! Dopo essersi formato presso Telmo Rodriguez, da vent’anni opera nella regione della Manchuela, vicino a Valencia, insieme al padre e al fratello.
Notato da Robert Parker fin dalle sue prime annate, il pioniere della viticoltura biodinamica e naturale contribuisce alla rinascita del Manchuela attraverso la produzione di vini di ottima qualità a partire da vecchie vigne di vitigni autoctoni coltivati biologicamente. Ovviamente la passione di Parker per i suoi vini sinceri, schietti e polposi fa salire il rating alle stelle. |
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Anno dopo anno il Manchuela Ponce Rosso 2022 non fa che confermare il suo altissimo livello. Il vitigno Bobal (80%), proveniente da terreni granitici, trova qui l’espressione ideale. La vinificazione e l’affinamento in grandi contenitori di legno ne preservano il frutto e l’eccellente freschezza. Profondo, complesso ed equilibrato, uno splendido rosso di buona intensità, leggero, con aromi di frutti neri e spezie. Un ottimo millesimato. Voto Parker 98/100. |
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Vendemmia manuale. Vigne di oltre 60 anni della parcella La Ensancha. 100% lieviti autoctoni. Affinamento per 17 mesi in botti di rovere francese da 600 litri. Chiarifica e filtrazione assenti. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 98/100 |
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