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La degustazione |
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Giallo dorato brillante. |
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Naso fresco, dal carattere solare. Spiccano aromi intensi di frutti a polpa gialla, pesca e albicocca, accompagnate da delicate note speziate. |
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Al palato ha un bel volume, dispiegando una struttura complessa e ricca, leggermente opulenta, con fine amarezza sul finale. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°C. |
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Carne avicola ripiena ai funghi, filetto di merluzzo su purea di zucca, rana pescatrice agli agrumi. |
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Entro il 2029 |
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La tenuta e il vino |
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Sempre ricercatissimi, i bianchi di Châteauneuf-du-Pape rappresentano solo il 7% dei volumi della denominazione, il che li rende estremamente rari. Tra i pochi ambasciatori di questi vini, troviamo il Domaine La Manarine, che gode di alcune delle zone più belle di Châteauneuf, coltivate con metodo rigorosamente biologico. |
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Lo Châteauneuf-du-Pape La Bigote Bianco 2023 è un Clarette in purezza e una delle espressioni più rappresentative e qualitative della denominazione. Le vigne di 60 anni, affinate in grandi contenitori di legno, rivelano un frutto maturo, sostenuto da aromi di frutti a polpa, spezie e pesca succosa. È un vino espressivo e solare. Convince con il suo bel volume, la ricchezza e la tensione. Un vino gioviale, che saprà sedurre chiunque, da a carni bianche o un pesce pregiato. Valutato 94/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Pressatura diretta. Fermentazione alcolica a 18°C. Affinamento per 8 mesi in demi-muid. |
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Ricompense |
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Voto Valap 94/100 |
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