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La degustazione |
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Mousse abbondante. Giallo dorato, di bella intensità con bollicine fini e regolari. |
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Autunnale, con note di nocciole tostate, frutta secca e fieno. Percepiamo una leggera ossidazione ma è del tutto normale. |
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Al palato domina il pinot nero segnato da frutta secca, mandorle, note di pasticceria e la patina del legno. È uno champagne piacevolmente complesso e generoso, sublimato da un'ossidazione controllata e bollicine dall'asperità tattile. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 8 e 10°C. |
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All'aperitivo o a tavola - Abbinamenti proposti dallo chef Toshitaka Omiya del ristorante Alliance di Parigi: brioche al finocchio; salmone marinato, aneto e finocchio; caviale francese, abalone, spinaci e burro bianco; Celtuce cucinato al momento, carne di cinghiale, pepe di Timut al tartufo; Salmerino alpino spennellato con Génépi e polvere di rucola; ravioli di ricotta e spinaci, fricassea di funghi porcini; brioche Abbinamenti consigliati dallo chef del K2 Altitude, ristorante stellato di Courchevel: gamberi dell'Atlantico, asparagi verdi della Provenza appena scottati e croccanti, patate di Monsieur Charles emulsionate in olio d'oliva, cecina e tartufo nero; branzino: "cottura lenta con quenelle, blanquette di crostacei e funghi, scaglie fini di tartufo nero". |
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Da oggi fino al 2027 |
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La tenuta e il vino |
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Questo vino parcellare, frutto della collaborazione tra la Maison Veuve A. Devaux e Michel Chapoutier, nasce dal desiderio comune di creare uno champagne millesimato che sia la fotografia esatta di un terroir e un’annata. Da cui il nome «Stenopé», o foro stenopeico, il dispositivo ottico utilizzato agli esordi della fotografia.
Grande appassionato di champagne e proprietario di alcune parcelle della denominazione, ovviamente Michel Chapoutier ha portato il suo tocco e la sua esperienza, sia a livello di selezione delle parcelle che nel processo di vinificazione in legno, con una parte di botti nuove realizzate esclusivamente con le doghe delle foreste della Champagne e delle Ardenne. |
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Lo Champagne Sténopé 2012 si apre con un naso autunnale di nocciole tostate, frutta secca e con una leggera ossidazione controllata che apporta rilievo. La trama riprende questo registro opulento portato dal pinot nero. Si percepisce l'impronta del tempo, attorno alle note di frutta secca, pasticceria e mandorla, accompagnate da un perlage complesso e generoso. Uno champagne da gustare a tavola con pollame, animelle o una portata di pesce. Valutato 93/100 dal nostro Comitato di Degustazione. |
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Vendemmia manuale, fermentazione alcolica prevalentemente in barili da 300 litri, fermentazione malolattica parziale, affinamento minimo di 7 anni. Sboccatura almeno 6 mesi prima della commercializzazione. Brut 5g/L |
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Ricompense |
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Tenute menzionata nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 RVF Tenuta valutata 5 stelle nella Guide Bettane + Desseauve 2025 Vino valutato 93/100 dal nostro Comitato di Degustazione |
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