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La degustazione |
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Rosso rubino intenso con riflessi violacei. |
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Aromi intensi di frutti neri sottolineati da note erbacee, floreali e speziate. |
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Ellegante, potente, concentrato. Con frutta matura e tannini vellutati. Molto fresco. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°C. |
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Agnello alle erbe, bistecca di manzo, petto d'anatra e verdure saltate. |
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Da oggi fino al 2031 |
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La tenuta e il vino |
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Peter Sisseck, conosciuto dai più come Pingus, ha rivoluzionato il panorama enologico spagnolo. È nel cuore della Ribera del Duero che negli anni '90 nasce il Dominio de Pingus, sfruttando il potenziale dei vecchissimi vitigni di Tempranillo.
Coltivazione biologica e biodinamica, viti secolari, fermentazione con lieviti indigeni, affinamento lussuoso in botti di rovere, terroir pregiati e vitigni endemici... Tutto ciò contribuisce all'unicità di questo vino iconico elevato al rango di cru a sé stante.
Il primo Rioja a ottenere un 100/100 Parker è diventato il vino più ambito al mondo e persino il più caro della Spagna.
il vino più ambito al mondo e al momento anche il più caro della Spagn |
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Il Ribera del Duero Flor de Pingus Rosso 2020 è il fratellino di Pingus, un bellissimo rappresentante del talento della tenuta e del suo straordinario enologo. È ottenuto da vecchie viti provenienti da cinque settori scelti con cura sul terroir di Pingus e viene affinato in botti di rovere francese per 18 mesi, con il 20% di legno nuovo. È un vino fresco di grande finezza, potente ed equilibrato, con tannini molto maturi. Una sorta di "mini Pingus". Valutato 94+/100 Parker. |
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Vendemmia manuale. Viti vecchie di oltre 80 anni. Vinificazione non interventista. Affinamento di 18 mesi in botti di rovere francese con il 25% di legno nuovo.
Vigne gestite secondo i principi della biodinamica. Vino certificato biologico. |
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Ricompense |
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Robert Parker: 94+/100 |
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