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La degustazione |
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Giallo dorato luminoso e brillante. |
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Lo confondiamo volentieri con un vino renano con il suo profilo intensamente affumicato e minerale. Il Vermentino e lo Chenin si fondono e l'aroma di petrolio ci ricorda il Riesling. Molto affascinante, la macerazione sulle bucce ha sviluppato bellissimi aromi terpenici. |
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Ha un gusto vivace con una piacevole amarezza, arricchito da un'acidità naturale. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12° in un calice ampio. |
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Cotoletta panata alla viennese. |
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Entro il 2025 e oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Il Domaine du Père Benoît è una delle splendide scoperte a cui Olivier Poussier ci ha abituati nel corso degli anni. I dieci ettari di vigne immerse nella natura, oltre ad offrire un paesaggio mozzafiato permettono la nascita di vini originali a partire da vitigni misti, lontani dalle classiche denominazioni.
Da quasi vent’anni Anne-Sophie Pallayer-Bodson e Benoît Bodson coltivano la loro visione del vino secondo i principi della cultura biologica.
La Revue du Vin de France ha attribuito una stella alla tenuta e siamo certi che saprà estasiare i palati dei nostri membri più esigenti. Siamo certi che il loro approccio originale ti sedurrà. |
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Chi avrebbe mai pensato che dieci anni dopo, questo vino sarebbe stato ancora così affascinante? Il Vin de France Gavroche Bianco 2013 sfida ogni aspettativa e ci sorprende con questa sapiente miscela di Vermentino e Chenin completata dal Muscat blanc a petits grains. La fusione dei vitigni funziona a meraviglia dispiegando una mineralità fantastica, esaltata da sentori affumicati che ricordano il Riesling. Il 2013 seduce con la sua vivacità e amarezza. Da degustare con una cotoletta di vitello alla viennese. Valutato 92/100 dal nostro Comitato di Degustazione. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 1 stella nella Guide Bettane et Desseauve 2024
Vino valutato 92/100 dal nostro Comitato di Degustazione |
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