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La degustazione |
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Rosso intenso e brillante. |
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Aromi di frutti di bosco e note floreali. |
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Al palato si presenta maturo e potente, con frutto succoso. Sorso profondo ed elegante, con tannini setosi e delicati. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°. |
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Entrecôte, faraona con cavolo, coq au vin, piccione arrosto, spezzatino di coniglio. |
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Da bere ora o conservare fino al 2028, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Sono pochi i fortunati che hanno accesso ai vini rari di questa cantina d’élite. Philippe Pacalet è un uomo dalla sensibilità straordinaria, uno di quei viticoltori capaci di esprimere la quintessenza della Borgogna con la massima precisione, attraverso vinificazioni il più naturali possibile: a grappolo intero, senza solfiti e seguite da lunghi affinamenti, naturalmente secondo gli standard biologici. Sulla scia dei suoi mentori Marcel Lapierre e Jules Chauvet, crea vini che coniugano maestria ed estetica, riflessi perfetti dei rinomati terroir borgognoni, che esplora da vent’anni. Philippe Pacalet produce vini sublimi, di una morbidezza e precisione incomparabili, tra i più autentici delle loro denominazioni. |
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Il Moulin-à-Vent Rosso 2019 regala un bouquet sontuoso, floreale e fruttato. Ritroviamo questa ricchezza e complessità aromatica in bocca, dove il sorso si rivela succoso, profondo e armonioso. I tannini maturi e potenti promettono una lunga evoluzione, pur regalando già da oggi un’esperienza degustativa irresistibilmente seducente. |
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Vendemmia manuale, affinamento in foudre. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 2 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2023 Tenuta valutata 2 stelle nella Guide Bettane et Desseauve 2023 |
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