Retour Zorah - Vayots Dzor - Areni Noir Karasi - Rosso - 2020
PAESE/REGIONE: Armenia
DENOMINAZIONE: Vayots Dzor
COLORE: Rosso
ANNATA: 2020
VITIGNO: 100% Areni Nero
ALCOOL: 14 % vol.
CAPACITÀ: 75 cl
La degustazione
Occhio Rosso scuro quasi nero con riflessi carminio e porpora.
Naso Aromi di confettura di more e marasca mescolati a tocchi di spezie, soprattutto cannella.
Bocca Vino carnoso, complesso e raffinato. I tannini ancora presenti sono rivestiti e potenti con eleganza e senza alcuna rusticità.
Il consiglio del sommelier
Temperatura Servire leggermente fresco tra i 14 ei 16°C in ampi calici.
Piatti Spezzatino di manzo o cervo, costata di manzo, carni rosse alla griglia o arrosti.
Maturazione Da oggi fino al 2031
La tenuta e il vino
La tenuta e il vino Nel cuore del Caucaso, la culla della viticoltura mondiale, l'Armenia pullula di una storia millenaria e di lunghe tradizioni culturali. Zorah Wines è uno dei simboli più emozionanti di questo patrimonio. Qui si coltiva, a più di 1.000 metri di altitudine, l'areni noir, il vitigno locale dalla buccia spessa e resistente, in grado di sopportare escursioni termiche molto elevate.

Sulle rive del Monte Ararat, al confine con la Turchia, questo vigneto di grande prestigio dà alla nascita vini che hanno molto in comune con i grandi syrah. Vinificato in anfore (karasi) da Elisabetta Foradori, brillante enologa italiana, gli acini si trasformano in oro nelle sue mani.
Il vino Nel cuore del Caucaso, la culla della viticoltura mondiale, l'Armenia pullula di una storia millenaria e di lunghe tradizioni culturali. Zorah Wines è uno dei simboli più emozionanti di questo patrimonio. Qui si coltiva, a più di 1.000 metri di altitudine, l'areni noir, il vitigno locale dalla buccia spessa e resistente, in grado di sopportare escursioni termiche molto elevate.

Sulle rive del Monte Ararat, al confine con la Turchia, questo vigneto di grande prestigio dà alla nascita vini che hanno molto in comune con i grandi syrah. Vinificato in anfore (karasi) da Elisabetta Foradori, brillante enologa italiana, gli acini si trasformano in oro nelle sue mani.
Vinificazione Vendemmia manuale di uno dei vitigni più antichi al mondo in selezione massale, 100% autoctono. Vigneto situato a 1350 metri sul livello del mare.
Fermentazione in vasche di cemento termoregolate, lieviti indigeni. Affinamento per 12 mesi in anfore di terracotta di varie dimensioni (alcune interrate e altre in superficie), seguito da affinamento per 6 mesi in bottiglia.
Ricompense
Ricompense Vino valutato 94/100 dal nostro Comitato di Degustazione