Corsica
Tarra di Sognu - Vin de France - Rosso - 2022
Caratteristiche
Paese/Regione: Corsica
Annata: 2022
Denominazione: Vin de France
Vitigno:
Alcool: 14 % vol.
Colore: Rosso
Capacità: 75 cl
Ricompense
Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024
Vino:
Il Tarra di Sognu Rosso 2022 proviene da vitigni rari e quasi scomparsi (sciaccarellu, carcaghjolu neru e minustellu), mostrando una superba ricchezza di aromi e una classe straordinaria. È un vino unico, maturo senza eccessi, l’apoteosi della finezza e della profondità, venato di accattivanti sapori mediterranei come erba secca, alloro e mora selvatica. I tannini sono setosi. È un vino preciso e completo con un enorme potenziale di invecchiamento, ideale con un agnello di sette ore o costolette di manzo.Vinificazione:
Vendemmia manuale. Vinificazione delicata e naturale. Affinamento per 18 mesi in foudre da 34 hl e demi-muid.Vino certificato biologico e biodinamico.
Occhio:
Rosso quasi nero con sfumature violacee.Naso:
Complesso e maturo senza eccessi, l’apoteosi della finezza e della profondità, venato di accattivanti sapori mediterranei come erba secca, alloro e olive nere.Bocca:
Vino dal profilo preciso, delicato e intensamente fruttato. Rivela tannini raffinati. Un vino apprezzato per il suo equilibrio e freschezza, con un forte potenziale di invecchiamento.
Temperatura:
Servire tra 16 e 18°.Abbinamento cibo e vino:
Agnello di 7 ore, selvaggina da penna, cosciotto di capretto al rosmarino e timo, costine di manzo al forno.Maturazione:
Entro il 2037
Ai vertici della viticoltura francese troviamo Yves Canarelli, uno dei viticoltori corsi più talentuosi del paese. Dal 1997 questo perfezionista della vigna non fa che migliorarsi e oggi coltiva biodinamicamente più di trenta ettari nei settori di Figari e Bonifacio, rilanciando una quarantina di varietà di vitigni endemici.
Nel 2010 si è lanciato in un nuovo progetto in collaborazione con il sommelier Patrick Fioramonti. Nasce così Tarra di Sognu, un fazzoletto di cinque ettari sul settore calcareo di Bonifacio. Il vino, prodotto dal 2016, conferma la nascita di un Premier Grand Cru corso, con una tensione minerale impossibile da trovare altrove sull'isola. Biodinamica, lieviti indigeni, grappoli interi, vitigni autoctoni, affinamento in botti: tutto converge verso l'eccellenza.